7 CONSIGLI PER CONTRASTARE LA FAST FURNITURE

sedie blu in serie

Che cos’è la FAST FURNITURE, perché è giusto abbandonare questo sistema e come possiamo farlo.

Sono ormai diversi anni che ci siamo abituati ad un consumo veloce, ma i tempi in cui, ogni acquisto in famiglia era fatto per durare, li ricordo benissimo. Da piccola mamma mi insegnava che i vestiti dovevano essere di un buon materiale e “presi in crescere” per durare negli anni, il set di pentole di una “buona marca” perché probabilmente l’avrei ereditato da grande (peccato che non amo cucinare), così come mi sono arrivate in dote le coperte, il tavolo e altri mobili della nonna. Questo è stato possibile, perché i mobili in legno, restauro dopo restauro, hanno la capacità di diventare sempre più belli. Di oggetti come quelli viene spontaneo prendersene cura, li abbiamo piallati, stuccati, riverniciati e a volte anche rivestiti.

Oggi molte di queste operazioni non si possono fare su mobili che non sono stati progettati per durare e resistere, ma solo per essere molto convenienti all’acquisto. La maggior parte degli arredi che sono in commercio sono prodotti in serie e sono di bassa qualità, progettati per essere alla moda e quindi usa e getta. Ma è veramente conveniente spendere poco per poi dover ripetere l’acquisto più volte?

Ovviamente no, né per le nostre tasche, né per l’ambiente.

Se delle implicazioni sulle nostre tasche siamo ben consapevoli, è bene però che ci informiamo anche riguardo alle implicazioni sul nostro pianeta, e sottolineo nostro, non mio non tuo e non di qualcun altro.

Se anche a te queste foto smuovono qualcosa, continua a leggere.

È già da parecchi anni che ci viene comunicato sempre più in anticipo l’overshoot day (se non sai di cosa si tratta trovi la spiegazione all’interno del nostro glossario).

Sappiamo che le risorse del nostro pianeta non sono infinite e che quelle che hanno la possibilità di rigenerarsi, lo fanno in un tempo maggiore di quello che noi impieghiamo a consumarle. Per questo è evidente, ma forse non abbastanza, che non dovremmo acquistare mobili che non durano una vita o che sono stati prodotti senza il minimo scrupolo.


Photo By Stephen Cook

È molto frequente trovare di fianco ai cassonetti una Billy sgangherata di Ikea o un ripiano rigonfiato di una cucina Mondo Convenienza. Ma oggigiorno capita anche di trovare vecchi arredi in buono stato e di buona fattura accanto al cassonetto, mobili sostituiti con altri di qualità inferiore, solo perché non più di tendenza, è qui il problema maggiore, questo è il risultato della FAST FURNITURE.

E il danno è doppio, perché non solo ci sarà un dispendio di energie per la produzione di nuovi arredi, ma quelli buttati via saranno difficilmente riciclabili, perché spesso sono realizzati con materiali compositi.

Photo by Semen Borisov

Sapete che Ikea produce 15 librerie Billy al minuto e ad oggi nel mondo ne sono state venduti 60 milioni di esemplari? Vale a dire uno ogni 120 persone in tutta la Terra.

Un altro dato: dagli agli anni Ottanta ad oggi nella fabbrica di Gyllensvaans Möbler, in Svezia, le librerie prodotte sono aumentate di 37 volte. Gli operai invece sono solo raddoppiati. Ciascuno ne produce 33 mila all’anno.

grande magazzino di arredi, scaffalature alte
Photo by Chuttersnap

Quando leggete questi numeri, potete solo immaginare quanto amore e quanta dedizione ci mette un falegname a costruirvi una libreria e potete comprendere che forse non è così costosa quella libreria su misura che vi siete fatti progettare.

Inoltre Ikea da sola utilizza quasi l’1% del legno raccolto a livello mondiale, un dato altissimo. E mentre questo colosso muove i primi passi verso atteggiamenti più sostenibili (ma dobbiamo ancora capire se si tratta di un impegno serio o di greenwashing) dichiarando di voler utilizzare legno proveniente da foreste certificate, molti altri rivenditori di FAST FURNITURE continuano ad utilizzare legno proveniente da fonti non sostenibili.

Per non parlare dell’inquinamento indoor che producono certi mobili assemblati con materiali scadenti o addirittura nocivi, ma a questo argomento dedicheremo un intero articolo.

Sempre a tema spreco, ricorderete l’episodio molto spiacevole che si è verificato ad inizio anno scolastico, quando le scuole hanno cambiato assetto alle loro aule, per contrastare l’emergenza covid-19. Centinaia di banchi prima sono stati accatastati fuori dalle scuole e poi sono finiti in discarica. Nella maggior parte dei casi, sarebbe stato opportuno intervenire sugli stessi, adeguandoli, modificandoli, dando così impiego ad artigiani locali, già in forte difficoltà occupazionale a causa della pandemia.

aula di scuola con banchi cattedra e lavagna verde
Photo by Barry Zhou

Lo so in questo momento stai leggendo, hai capito, sei d’accordo, ma pensi di trovarti nella situazione in cui per te è ancora inevitabile acquistare FAST FURNITURE:

  • sono uno studente;
  • abito in affitto in una casa condivisa;
  • mi sono trasferito per lavoro e presto cambierò nuovamente città;
  • devo arredare la casa delle vacanze;

Invece no, non ci sono più scuse, ecco di seguito 7 consigli per acquistare mobili più duraturi, più sani ed ecologici.

1. Prima di acquistare un qualsiasi complemento d’arredo, pensa già al giorno in cui per un qualsiasi motivo lo dovrai dismettere, anche se come abbiamo già detto il nostro obiettivo è che duri il più a lungo possibile. Prova lo stesso ad immaginare come verrà smaltito in termini di biodegradabilità o riciclabilità. Informati sui materiali coi quali è stato realizzato, sono infatti preferibili quelli singoli anziché quelli compositi. Dobbiamo preoccuparci di più dei nostri mobili e del loro ciclo di vita. Cerca aziende che utilizzano materiali sostenibili e non tossici e verifica se possiedono qualche certificazione.

2. Se il tuo budget è basso, acquista meno oggetti, ma di qualità superiore, non dobbiamo circondarci di oggetti per colmare i nostri vuoti interiori. In questo modo acquisterai solo lo stretto necessario e potrai permetterti di investirci qualche euro in più. Alla lunga questo atteggiamento ti farà risparmiare.

3. Non farti attrarre da ciò che va di moda, quando scegli un arredo punta a qualcosa senza tempo. I mercatini dell’usato sono una potentissima risorsa in questo caso. Scegli il tuo stile e cerca di capire cosa realmente ti piace e se da solo non ci riesci rivolgiti a un designer di interni.

4. Non ti accontentare. Se pensi di aver trovato il mobile giusto per il tuo spazio, quello che fa proprio al caso tuo, non rimpiazzarlo con un surrogato. È un attimo che il mobile di rimpiazzo finirà per non piacerti e verrà prontamente sostituito. Se non trovi ciò che hai in mente le alternative sono due, puoi aspettare e continuare la ricerca o fartelo fare su misura. Ci sono così tanti produttori qualificati che non vedono l’ora di creare il mobile giusto per te.

5. Se hai abbastanza fantasia e abbastanza ingegno, puoi trasformare i mobili che già possiedi, o addirittura dare nuova vita a quelli recuperati ai lati del cassonetto: la cosiddetta trash furniture.

poltrona rossa vintage per strada
Photo by Eduard Militaru

6. Se sei come me, avrai una passione per i mobili di seconda mano. I pezzi più vecchi tendono ad essere realizzati con legno e tessuti di qualità (non tutti ovviamente).

7. Infine un nuovo concetto per arredare casa che speriamo prenda piede è il noleggio. I vantaggi sono tantissimi: non ci dobbiamo preoccupare dei traslochi futuri, possiamo decidere di cambiare ambientazione tutte le volte che vogliamo, possiamo andare per tentativi prima di trovare lo stile che ci rispecchia.

Vedi la nostra live sulla fast furniture

Vuoi rimanere aggiornato con le nostre news?

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Condividi il post

Articoli correlati

COME (RI)PROGETTARE UN BAGNO SOSTENIBILE

Il bagno è una delle stanze più energivore della casa, non trascuriamo l’impatto ecologico quando decidiamo di progettare un bagno. Vediamo insieme come progettare un bagno sostenibile.