COME (RI)PROGETTARE UN BAGNO SOSTENIBILE

Il bagno è una delle stanze più energivore della casa, motivo per il quale, quando ti ritrovi a progettare un bagno, che sia una realizzazione ex novo o una ristrutturazione, non puoi trascurare l’impatto ecologico che ha all’interno di un progetto.

Si può parlare di “edificio sostenibile” quando la catena dei processi per la sua realizzazione è responsabile verso l’ambiente e le risorse impiegate sono efficienti per tutto il ciclo della sua vita.

Cosa vuol dire quindi costruire in modo sostenibile?

La progettazione in tal senso può prevedere sia soluzioni che agiscono in modo passivo, come la riflessione sull’orientamento solare e il posizionamento delle finestre, sia in modo attivo, con sistemi che utilizzano energie rinnovabili e materiali da costruzione e di finitura a bassa impronta ecologica (carbon footprint).

Sono molte le scelte che possiamo fare per ridurre l’impatto ambientale del nostro progetto, anche quando decidiamo di (ri)progettare un bagno: dagli impianti fino alla scelta dei materiali.

In questo articolo abbiamo scelto di raccogliere i nostri consigli sul mondo dell’arredo-bagno e delle finiture, tralasciando solo per il momento la parte “nascosta” degli impianti.

Come progettare un bagno in modo sostenibile?

Attenzione alla scelta di:

  1. Sanitari
  2. Rubinetteria
  3. Pavimentazione e rivestimenti
  4. Mobili bagno
  5. Illuminazione

L’idea di scrivere questo articolo è nata in seguito alla partecipazione alla tavola rotonda, “Sostenere la Sostenibilità”, organizzata da “Il bagno news”. In questa occasione abbiamo avuto la possibilità di confrontarci sul tema della sostenibilità, con un particolare focus sulla stanza da bagno. Il confronto è avvenuto con varie figure professionali che hanno dato il loro interessante contributo sull’argomento.

Ciò che soprattutto ci ha colpito sono state le parole di una collega architetta, dalle quali è emersa l’ennesima conferma di quanto spesso sia difficile trovare soluzioni sostenibili da applicare ai progetti di interior design, se non si conoscono già. Questo perché la nostra professione richiede un ventaglio di conoscenze troppo ampio per essere tutte approfondite e dobbiamo inevitabilmente selezionare su cosa specializzarci. La ricerca di prodotti realmente sostenibili richiede molta attenzione, e dunque molto tempo, tempo che spesso i professionisti faticano a ritagliarsi.

Ma veniamo al sodo! Per progettare un bagno, una volta scelta la disposizione quindi il layout, ponendo sempre attenzione alle misure minime richieste dalle normative e alle esigenze di chi ci vive e del nostro progetto, è necessario passare alla selezione degli elementi principali.

Come realizzare quindi un progetto più eco-friendly?  
Idee bagno, ecco i nostri consigli per progettare un bagno sostenibile:
1 – I SANITARI

Esistono ormai soluzioni innovative che consentono un grande risparmio idrico, utili, sia per la salvaguardia dell’ambiente, sia per quella del portafoglio. 

Partiamo dal presupposto che ormai non dovrebbero esistere bagni senza placche di comando per lo scarico a doppio pulsante o a scarico comandato, col classico start-stop, capaci di immettere quantità di acqua differenti, a seconda dell’esigenza. Che sia nuova o esistente, per garantire un risparmio idrico, è possibile installare o sostituire una vecchia placca e vaschetta di scarico e impostare un livello basso di erogazione, che si aggira sui 3-4,5 lt.

Per progettare un bagno non possiamo non parlare dei sanitari:

I vasi senza brida, rimless, ovvero i WC che non hanno la classica incavatura (brida) permettono di allungare la vita del prodotto. Si evitano incrostazioni ostinate facendo risparmiare soldi e tempo sulla pulizia, riducendo l’utilizzo dei detersivi più aggressivi.

I sanitari che pongono attenzione al bene dell’ambiente usano materie prime riciclate. Possono essere ricavate dalle comuni bottiglie in vetro di uso domestico, riutilizzate al 100% o dal recupero degli scarti di produzioni, che vengono riutilizzati negli impasti. Esistono anche sanitari realizzati in trucioli di legno, tenuti insieme da resine ecologiche. L’impatto ambientale può essere ulteriormente ridotto se il ciclo produttivo dei sanitari è attento al recupero del calore disperso e dell’acqua di lavorazione, ed anche se l’impianto è alimentato attraverso energie da fonti rinnovabili.

CONSIGLIO: se mantieni i vecchi sanitari controlla che non ci siano perdite, sul lungo periodo potrebbero farti sprecare acqua e denaro inutilmente.

2- LA RUBINETTERIA

Negli ultimi decenni il settore della rubinetteria ha fatto grandi passi avanti, sviluppando sistemi avanzati sempre più amici dell’ambiente. È qui che vediamo come l’innovazione ci aiuta a progettare un bagno ecologico.

Nel caso di rubinetteria nuova, sono tante le opzioni che il mercato ci offre. La scelta migliore che puoi fare è optare per prodotti in acciaio inossidabile 316L (low carbon). Un materiale riciclabile al 100%, altamente durevole che viene solo spazzolato o lucidato; non contiene piombo e non rilascia nichel e cromo, poichè privo di cromatura. In alcune regioni italiane la cromatura dei metalli è una delle principali fonti di inquinamento fluviale.

Esistono anche alcuni componenti meccanici che servono a risparmiare il consumo d’acqua come il riduttore di flusso che viene installato all’interno del rubinetto. Non compromette il comfort ma riduce il getto. In questo modo possiamo lavarci col giusto quantitativo di acqua senza erogare inutilmente litri e litri. Ma il primo passo per risparmiare acqua è sicuramente quello di adottare un comportamento idoneo, ogni giorno: impara a chiudere i rubinetto quando ti insaponi e a fare la doccia responsabilmente.

Sempre sulla scia di dispositivi interni al rubinetto, troviamo gli aeratori, che miscelano acqua ed aria. Così facendo otteniamo una maggiore pressione in uscita senza un eccessivo consumo effettivo di acqua. Infatti l’incremento di aria al flusso idrico permette l’aumento di volume, in modo che, a parità di pressione, si ottenga lo stesso risultato con meno spreco.  

Riguardo al risparmio energetico applicato ai rubinetti vengono in aiuto anche le nuove tecnologie. Esse ci consentono di far azionare la caldaia o il boiler solo quando strettamente necessario, per salvaguardare il pianeta e i nostri risparmi. Esistono infatti alcuni miscelatori la cui leva, se posta in posizione centrale, eroga solo acqua fredda, e, solo ruotandola verso sinistra, miscelano acqua calda e fredda, evitando anche inutili ustioni. Sembra una cosa di poco conto ma a lungo andare ha il suo impatto, soprattutto quando già solo in primavera non serve l’acqua calda per lavare le mani, il viso o i denti.

CONSIGLIO: nei progetti per attività come bar, ristoranti e alberghi usa i rubinetti con sensori, dotati di fotocellula, che percepisce la presenza delle nostre mani e aiuta a consumare solo l’acqua che si utilizza. 

3- PAVIMENTAZIONE E RIVESTIMENTI

Il materiale che viene più largamente utilizzato per i bagni, è sicuramente la piastrella in gres porcellanato perché è economico e molto facile da pulire in quanto resiste anche ai detersivi più aggressivi.

C’è da dire però che il suo impatto sull’ambiente può essere molto alto e dannoso se non si presta attenzione alle modalità di produzione. Il danno può essere causato sia per l’utilizzo di materie prime non ecologiche, seppur naturali, sia per la loro cottura ad alte temperature con alte emissioni di CO2. Prediligiamo quindi prodotti che utilizzano alte percentuali di materiale riciclato o di recupero nel loro impasto, cotti a basse temperature o essiccati naturalmente. 

Oltre agli aspetti che riguardano la fase di produzione sono da curare ancora, come per i sanitari, il fabbisogno ed il recupero di acqua di produzione e l’energia con cui vengono alimentati gli impianti.

Infine, per i rivestimenti delle pareti, verrebbe da dire che è meglio optare per le lastre ultrasottili, meno materiale utilizziamo, meno impattiamo, ma lo stesso discorso vale anche per il packaging e l’inquinamento generato dai trasporti e questo tipo di rivestimento di solito ha imballaggi complessi che vengono trasportati con mezzi più pesanti.

Ma alternative alle piastrelle? Semplice, si possono utilizzare bio-pitture ecologiche, lavabili, contribuendo ad avere spazi più salubri e a non incrementare l’inquinamento indoor. Se vuoi approfondire leggi l’articolo sulle vernici ecologiche, oppure optare per carte da parati idrorepellenti.

Ancora poco conosciuta è invece l’ecomalta, un materiale innovativo, ecologico ed ecocompatibile, costituito da inerti, come ghiaia, sabbia, pietrisco, normalmente riciclati. Si tratta di un materiale particolarmente adatto in cucina e in bagno, in quanto ha la caratteristica di essere traspirante, dunque non soggetto ad espansione di volume, ed è ignifugo. Inoltre è possibile ottenere grandi superfici continue, senza giunzioni, come per il caso dei lavabi integrati.

Per la pavimentazione, un materiale molto in voga ultimamente, è sicuramente il legno. Probabilmente sarai tra quelli che non avrebbero mai pensato di usare un materiale naturale come il legno in bagno, ma non ci sono grosse controindicazioni. Noi però ti suggeriamo di scegliere legno di recupero oppure un parquet prodotto con legno prelevato da foreste gestite responsabilmente e non trattate con sostanze nocive. 

Sapevi che esistono realtà, soprattutto in Francia e in Belgio che offrono materiali di seconda mano anche come rivestimenti e pavimenti?

Infine per tutto controlla che i prodotti abbiano imballaggi realizzati con materiali di recupero o riutilizzabili e riciclabili. Non importa che il packaging sia bello, ma solo che sia utile!

CONSIGLIO: fai attenzione alla posa del parquet, se trovi alternative all’incollaggio avrai realizzato un progetto in perfetta ottica di economia circolare. Consentirai a chi verrà dopo di te di poter rimuovere il pavimento senza romperlo e sarà pronto per essere riutilizzato!

4- I MOBILI BAGNO

Le soluzioni, su come arredare un bagno ecologico e quali prodotti scegliere, sono molteplici e possono ovviamente coesistere. Possiamo comprare secondhand, mobili nuovi o progettarli su misura; in ogni caso la scelta di materiali ecologici è l’ago della bilancia. Fortunatamente ad oggi è molto utilizzato è il legno di recupero: infatti alcune aziende hanno deciso di produrre solo con questo materiale. In alternativa scegli legno proveniente da foreste ad abbattimento controllato (FSC), non trattato con sostanze nocive, che non produce emissione di VOC. 

Per i meno tradizionali un’altra soluzione è l’utilizzo di pannelli ecologici in plastica riciclata, perfetti un ambiente umido come il bagno. 

Se preferisci invece un’opzione più classica esistono pannelli in materiale naturale e atossico. Sono realizzati con scarti di lavorazioni agricole, in carta o cartone riciclato, sostituti ecologici ideali ai pannelli truciolari in MDF, OSB o compensato.

CONSIGLIO: quando progetti il tuo mobile basati sulle regole base della progettazione sistemica per un prodotto di ecodesign, puoi trovare più informazioni in questo articolo.

5- L’ILLUMINAZIONE

Se stiamo progettando un bagno non possiamo non parlare di illuminazione, a volte protagonista indiscussa di bagni piccoli e senza finestre. L’unica e sola parola d’ordine è: LED, su questo tema fortunatamente la consapevolezza è già molto diffusa. Utilizziamo lampadine o strip solo e soltanto LED, in quanto il loro consumo è circa l’80% in meno rispetto le vecchie tecnologie. Attenzione a scegliere apparecchi illuminanti in cui sia possibile sostituire il bulbo e non siano “usa e getta”, come spesso accade per i prodotti low cost.

Possiamo dunque dire con certezza che gli accorgimenti principali su cui dovremmo porre maggiore attenzione per avere un bagno sostenibile siano: 

  • il risparmio energetico, acqua calda sanitaria, illuminazione e riscaldamento; 
  • il risparmio idrico, le buone abitudini e la scelta della rubinetteria;
  • l’utilizzo di materiali sostenibili, la cui filiera produttiva, il trasporto e il futuro riciclaggio abbiano un basso impatto ambientale.
Se sei un architetto o un interior design non puoi più trascurare l’aspetto ecologico dei tuoi progetti!
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