ECOMATERIALI – BAMBÙ

Lo sapevate che la produzione di semi da parte del Bambù è estremamente rara? Per alcune specie avviene una volta ogni 100/160 anni! Ebbene sì, il bambù, che si propaga vegetativamente attraverso i suoi rizomi, produce ogni tanto i semi per non perdere biodiversità, una vera e propria strategia di sopravvivenza.

Si tratta di una pianta sempreverde molto vigorosa, è una graminacea con dimensioni che variano da specie a specie fino a raggiungere i 40 metri di altezza, diffusa soprattutto in Asia e America. Alcune specie, tra cui il Mao bambù, crescono in maniera estremamente veloce, fino a un metro al giorno, ma più comunemente crescono di circa 5-10 cm al giorno.

Ma cosa si intende quando si sente dire che il bambù è una pianta “ecosostenibile”? Significa che conosce un ciclo di crescita rapido, spontaneo e non è oggetto di coltivazione intensiva, in quanto cresce in modo autonomo, costante e abbondante: ogni anno la massa di bambù cresce di un 10-30% contro il 2-5% degli alberi; assorbe molta più anidride carbonica di una foresta di legno di pari dimensioni e al contempo rilascia il 35% in più di ossigeno.

Ha molteplici usi, dall’alimentazione all’arredamento, passando per il tessile e la cosmesi, è stato rinominato anche “acciaio vegetale”. È una risorsa naturale particolarmente adatta alla costruzione di edifici, date un’occhiata alle realizzazioni di architetti come Oscar Hidalgo Lopez, Marcelo Villegas, Simon Velez.

In Italia è stata costruita la prima struttura d’Europa a uso pubblico interamente in bambù e si trova a Vergiate (VA), per costruirla sono stati utilizzati 400 culmi di bambù.

Lo sapevate?

#unpianetadasalvareunacasadaarredare

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